ILICA COMPIE OTTO ANNI E CELEBRA IL COMPLEANNO AL PIER 61
Gli eroismi sociali, degli Italiani immigrati in America, continuano ad essere celebrati con il consenso e l’incoraggiamento delle Istituzioni Italiane mentre siamo tutti alla ricerca di un nuovo modello di aggregazione fuori dalla retorica e dai circoli della briscola. I numeri sono freddi e altrettanto crudelmente suggeriscono che l’Italia e la Spagna fanno fatica a restare agganciate a chi corre verso una globalizzazione da strutturare, comunque inevitabile. ILICA persegue la strada della lingua e della cultura Italiana presentando, da un’idea di Ilaria Marra, “On a different Shore”.
Ci sarà pure una ragione del perché gli Italiani e ItaloAmericani continuano ad essere rappresentati, diciamolo pure, con discutibili caratteri di riferimento.
Gli stereotipi sembrano essere una moda simpatica che fa irritare e protestare chi rappresenta ovvero chi ancora crede di rappresentare gli Italiani e/o gli ItaloAmericani. Le reazioni sono sempre in linea con quello che il Cancelliere Metternich pensava degli Italiani, nell’800: “Protestano sempre ma sono poi incapaci di qualsiasi azione concreta”. Eppure quegli idealisti che credettero nel Risorgimento, fecero rimangiare quelle parole al grande cancelliere Austriaco. Oggi abbiamo bisogno di nuove motivazioni che ci consentano di modificare il momento di aggregazione della briscola o del dinner dance, per elevarlo verso traguardi più ambiziosi. Dopo l’esperienza di TERRONI e POLENTONI, ILICA presenta quest’anno 3 simposi: all’Istituto Italiano di Cultura (23 Ottobre), al Queens College (24 Ottobre) e al John Jay College (25 Ottobre), per finire con una serata “Italiana”, al Lighthouse PIER61 sull’Hudson River....leggi il pdf: Articolo di America Oggi